Visita l'Almanacco Storico di Venezia

1 Febbraio 1499

Alla presenza de Doge si scopre per la prima volta l'Orologio della Torre di piazza San Marco a Venezia.
Eseguita su progetto di Mauro Coducci, alta 29 metri, larga 6 e definita "splendente faro di bucintoro veneziano", la Torre reca al centro l'orologio policromo (da cui prende il nome), capolavoro di meccanica di Carlo e Paolo Rainieri da Reggio; sulla loggetta termi­nale si trovano due colossali figure maschili dette "i Mo­ri", fuse in bronzo da Ambrogio dalle Ancore, che bat­tono le ore contro un'enorme campana.
Restaurata più volte, la Torre ebbe il suo assetto definitivo nel 1755 quando furono aggiunte otto colonne ai vani della grande arcata a pian­terreno. L'aggiunta non trovò tutti consenzienti; notte­tempo, sulle colonne contestate, fu appeso un cartello con la scritta:
Lustrissime siore colonne, cossa féu qua?
- No lo savémo in verità!
A titolo di cronaca, dopo due secoli e mezzo di onorato funzionamento il macchinario dell'orologio verrà rinnovato da Bartolammeo Ferracina che impiegò ben cinque anni per costruire il nuovo macchinario e precisamente dal 1752 al 1757.
N.d.E.
La macchina dell'orologio subì altri importanti lavori da Luigi de Lucia nel 1858, che risulta essere l'ultimo firmatario dell'orologio prima che, in epoca recentissima, questo venisse saccheggiato e volgarizzato da una sedicente operazione di "restauro".
Si veda a tale proposito
la documentazione fotografica commentata